L’Iconologia come esperienza estetica. Saggio a proposito di un’immagine senza fonte ritrovata al Warburg Institute Photographic Collection.

Abstract

Questo saggio racconta l'esperienza della ricerca iconologica presso al Warburg Institute Photographic Collection, attorno a una fotografia senza riferimenti della collezione londinese, intitolata nel saggio come “immagine senza fonte”. Il testo si sviluppa intorno alle domande che coinvolgono l'operazione storiografica e l'esperienza di ricerca nelle collezioni fisiche e digitali, interrogandosi sulla condizione dell'immagine e del testo come processi attraversati dal rapporto tra corpo e memoria, logos e pathos. La narrativa inizia dallo studio di un'immagine e dal processo di ricerca referenziale degli elementi narrativi delle personificazioni delle dee Fortuna e Venere, e delle relazioni visive che si manifestano tra di loro, soprattutto dopo il XV secolo. Nell’articolo vengono sollevate domande sulla metodologia dello storico dell'arte riguardo all'immagine, e sull'epistemologia della ricerca di matrice iconologica, intesa come processo di creazione narrativa e tensioni tra corpo, parola e immagine, e quindi, come esperienza estetica. Il saggio sviluppa dialoghi principalmente con Aby Warburg, Edgar Wind e Monica Centanni.